Threads, Musk vuol fare causa a Zuckerberg
| Wired Italia

Threads, Musk vuol fare causa a Zuckerberg | Wired Italia

Threads, Musk vuol fare causa a Zuckerberg
| Wired Italia


Meta avrebbe assunto ex dipendenti di Twitter che “avevano e Proseguono ad avere accesso ai segreti industriali e ad altre informazioni altamente riservate” del social network di San Francisco per realizzare Threads, la piattaforma lanciata lo scorso 5 luglio che, in sole 24 ore, aveva già accolto 30 milioni di utenti.

È questa l’accusa contenuta in una lettera che l’avvocato della società di Elon Musk Alex Spiro ha inviato all’amministratore delegato del colosso di Palo Alto Mark Zuckerberg. Secondo quanto riferito da Semafor e confermato dall’agenzia Reuters, “Twitter – si legge ancora nella missiva – intende far rispettare rigorosamente i propri diritti di proprietà intellettuale e chiede a Meta di adottare misure immediate per interrompere l’utilizzo di segreti industriali di Twitter o altre informazioni altamente riservate“.

A rispedire l’accusa al mittente ci ha pensato il portavoce di Meta Andy Stone proprio con un post pubblicato sul neonato social network di Meta, sottolineando che “nessuno nel team di ingegneri di Threads è un ex dipendente di Twitter” e quindi la vicendanon è un fatto”. Un ex dipendente senior di Twitter ha inoltre affermato all’agenzia Reuters di non essere a conoscenza di alcun ex collega entrato a far parte del team di Meta per lavorare a Threads o a qualsivoglia altro progetto.

Musk la pensa però diversamente, come è facile intuire anche da un tweet pubblicato in risposta alla notizia relativa alla lettera scritta da Spiro: “La concorrenza – afferma il magnate sudafricano – va bene, imbrogliare no”. Lel funzioni di Threads appaiono molto simili a quelle di Twitter: i post possono essere lunghi massimo 500 caratteri, contenere link, foto e video brevi ed essere citati o ripubblicati e gli utenti possono essere taggati utilizzando la @. A differenza di quanto previsto nel social network di Elon Musk, non esistono però né gli hashtag, né i messaggi privati. E comunque si tratta di aspetti pubblici.

Twitter content

This content can also be viewed on the site it originates from.

Tant’è che, come specifica l’agenzia Reuters, per accusare Meta di furto di segreto industriale in base alle leggi statunitensi Twitter avrebbe bisogno di dimostrare molti più dettagli rispetto a quanto contenuto nella lettera, spiega il professore di diritto di Stanford Mark Lemley. “È improbabile – afferma – che la semplice assunzione di ex dipendenti di Twitter (che Twitter stessa ha licenziato o allontanato) e il fatto che Facebook abbia creato un sito in qualche modo simile supportino una richiesta di questo tipo”.





Leggi tutto su www.wired.it
di Alessandro Patella www.wired.it 2023-07-07 12:36:19 ,

Previous Positive Food: arriva la prima etichetta alimentare di sostenibilità

Leave Your Comment